Immigrati & Integrazione. Per tanti solo un miraggio?

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Il Progetto è finalizzato a condividere, sperimentare e trasferire Modelli di integrazione attivati in alcuni paesi UE in favore della popolazione immigrata.

In un momento in cui avvenimenti drammatici stanno mostrando che tali Modelli evidenziano lacune ed insufficienze, il Progetto intende impegnarsi in una analisi che consenta, da un lato, di dare una corretta valutazione di alcuni percorsi, ma dall’altro di prendere atto dei fattori che in tanti casi hanno ostacolato coesione sociale e piena cittadinanza.

A partire da questa doppia analisi, il Progetto punta ad individuare elementi e percorsi che possano attivare Modelli non solo socialmente inclusivi, ma anche pienamente rispettosi delle diversità culturali.

Per questo il Progetto presta particolare attenzione all’integrazione delle Seconde Generazioni.

I tanti drammatici fatti intervenuti  di recente  confermano, infatti,  che proprio la forte divergenza di “aspettative di integrazione” tra stranieri di prima e di seconda generazione, è spesso alla base di conflitti che coinvolgono i delicati processi di identificazione e di auto-riconoscimento nel  patrimonio culturale del Paese di accoglienza, il che è già sfociato in conflitti con la società, questi ultimi in particolare con conseguenze disastrose (si pensi al fenomeno dei foreign fighters).

Per questo il Progetto ha proposto ai Soggetti Esteri aderenti una serie di incontri di valutazione e scambi per arrivare alla individuazione di correzioni, integrazioni, completamenti dei Modelli di integrazione in atto. Tali incontri si terranno a Napoli, Madrid, Bruxelles/Molenbeek, Marsiglia, Offenbach.

Nel corso degli incontri tra i vari Soggetti Esteri si analizzeranno il potenziale di integrazione esistente nei differenti paesi (accesso alla casa, accesso al lavoro, livelli di istruzione e formazione, conoscenza linguistica, partecipazione alla vita sociale e politica, accesso ai servizi di welfare, integrazione culturale); la complessità che caratterizza la gestione dell’integrazione delle Seconde generazioni; la realizzazione o meno del dialogo interculturale tra comunità di accoglienza e comunità di immigranti.

Dalla valutazione dei risultati che potranno emergere dallo scambio delle buone Prassi nei differenti paesi, si metterà a punto una Carta dell’integrazione che contenga gli elementi portanti per Modelli di integrazione non solo socialmente inclusivi, ma anche rispettosi delle diversità culturali.

Il sito del progetto